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sabato 21 dicembre 2013

Grazie 2013, grazie amici ... Buon Natale.

Cari amici del web …

Tra pochi giorni è Natale, mi ero ripromessa di non scrivere niente, per tante ragioni, ma mi piace condividere con voi certi momenti e mi piace scrivere questi “appunti” che rimarranno sempre nelle mie pagine e che a volte rileggere fa anche bene.
Un mese fa, mentre le mie colleghe di lavoro erano già alle prese con spese Natalizie, addobbi e ricette da studiare per questo giorno, io pensavo : “che tristezza, quest'anno non lo sento proprio”.
Ed ho realizzato che la parte “bambina” di me stava morendo.
Alcuni penseranno : “Finalmente”.
Sbagliato, cari amici del web. Una piccolissima parte infantile di noi, deve sempre rimanere nel nostro cuore perché è quella che ci aiuta a sopportare certe realtà.
Nel corso degli anni, sono sempre stata io, a casa, quella che curava gli addobbi e l'albero, mi piaceva da morire e quello che mi piaceva di più non era tanto l'attesa di scartare i “doni”, ma vederli aprire dalle persone che amo.
Ho sempre comprato cose molto piccole e poco costose, ma sempre “mirate” e vedere gli occhi di una persona che si ama, illuminarsi come due stelle e vedere le sue labbra sorridere, mi rendeva sempre felice e riaccendeva in me quella parte “bambina” che durante l'anno rimaneva un po' nascosta, oltre alla gioia di render felice qualcuno anche con un solo bigliettino.
Quest'anno, invece, mi sono ridotta all'ultimo minuto, niente albero, niente presepe, niente regali …
Lo so che può sembrare sciocco ma, l'anno passato, queste festività le ho trascorse in compagnia di una persona che ho sempre amato per anni ed anni, anche se in realtà non siamo mai stati insieme. Il Natale l'anno passato, nonostante certe difficoltà di questa persona, è stato per me il più bello, trascorso si, con la mia famiglia e i miei più cari amici, ma trascorso anche, finalmente, con la persona che amavo. Non potevo desiderare di più.
Poi è crollato tutto … Dopo mesi, anche lui ha deciso di andarsene via dalla mia vita, senza preavviso, per un'altra persona, forse migliore di me, non lo so …
E qualche settimana fa ci stavo ripensando, e così mi ha preso un po' di malinconia e un po' di tristezza.
Però, poi, ho pensato ai miei amici, a quelli che sono stati con me, nel bene e nel male, a quelli che hanno raccolto i miei cocci, li hanno rimessi insieme, a volte anche facendosi del male, e che hanno costruito nuovamente il mio cuore … E facendo il punto della situazione … Hanno fatto un buon lavoro, perché il mio cuore è anche meglio di prima.
Ho pensato che non fosse giusto nei loro confronti e che alla fine, ho perso solo una persona, loro sono rimasti, nonostante tutto e quindi …
Ho pensato di organizzare una cena con loro, niente regali, più o meno, ma voglio trascorrere con loro questi momenti, come loro hanno fatto con me per tutto l'anno, anche quando ero brutta e nera.
Nonostante questo, fino a un paio di giorni fa, il mio cuore seppur felice era ancora inquieto e malinconico.
L'unico regalo che ho fatto è stato per una persona che conosco da poco, la quale però riesce a leggermi dentro e la quale, forse, prova le stesse identiche emozioni e cose che sento io.
Niente di costoso, né diamanti, né brillanti, una scatola che conteneva … (Credo non l'abbia aperta, quindi preferisco non dire cosa) un messaggio importante. Un augurio di trascorrere un Natale non di solitudine, ma con la famiglia, loro sono gli affetti che non vanno mai via, qualunque cosa accada.
Un augurio di un nuovo futuro, una nuova vita, senza dimenticare l'esperienza del passato e ( questo lo posso dire perché li ha scartati) due libri.
Un libro lo desiderava tanto, è un libro speciale, l'ho comprato anche per me, un libro che parla della coscienza, dell'anima, dello stato più puro dei sentimenti e, mentre facevo la fila, ho visto la nuova edizione del libro di Sepulveda, che parla di una lumachina che non capisce il perché della lentezza e che decide di uscire fuori dal branco, contro tutto e tutti , e di incamminarsi sola per scoprire e dare risposta alle domande che ha in testa.
Ho pensato al momento che sta vivendo questa persona, che poi è lo stesso mio e così ho comprato anche quello.
Mi sono dimenticata della bruttezza del Natale, del male che mi è stato fatto, del valore del denaro, della paura della reazione di questa persona, ed ho pensato solo che l'avrei fatta felice e che ero felice di essere dentro quella libreria per lei.
Quando ha scartato i libri, sono rimasta senza parole. Ho visto in lui gli occhi felici di un bambino, quella lucina che raramente ultimamente si vede degli adulti, un sorriso che faceva invidia a tutte le persone presenti, la felicità … L'entusiasmo e l'energia positiva che hanno attraversato il mio cuore. In quel momento e anche ora sono felice e … Serena.
Non immaginavo tutto questo entusiasmo o, forse, avevo semplicemente dimenticato che per essere felici basta rendere felice la persona o le persona a cui teniamo e passare un po' di tempo con loro.
Ho ricevuto anche io il mio primissimo regalo di Natale ed è stato unico e irripetibile, una canzone.
Credo che questo Natale sarà il più bello in assoluto, invece.
Non si parla di oggetti di valore, appuntamenti, cene e uscite, si parla di sentimenti di dare e ricevere … Amore.
Pensavo veramente che non potesse accadere più, invece … Quello che ho capito è che bisogna concentrarsi non su quello che abbiamo perso, ma su quello che abbiamo ed è rimasto.
Passiamo al bilancio 2013 e all'inizio del 2014.
Vero si che quest'anno è stato l'anno delle perdite … Ho perso la persona che credevo di amare ed ho perso un'amica che pensavo mi frequentasse per stare bene insieme e non per stare bene lei e mi sembrava tanto una tragedia … Invece, facendo un bilancio … Non mi posso proprio lamentare.
A gennaio, il 7 , giorno del compleanno del mio migliore amico, è uscito Prendi e Vai. La cosa bella è che , quando ho firmato il contratto, Mirko era lì con me, con la sua dolce metà. La cosa bella è che è uscito il giorno del suo compleanno, e la cosa bella è che il libro parla di lui.
E' stato un inizio veramente bellissimo che sembrava però destinato a finire presto … Si, perché mi sono accorta che nel libro vi erano degli errori di battitura, dovuti a una mia distrazione o forse a quella del correttore di bozze e pensavo che non lo comprasse nessuno, che non lo leggesse nessuno e che tutti lo criticassero.
Un fallimento insomma … Invece … Invece questo libro oltre a realizzare il mio sogno di sempre mi ha regalato tanti momenti bellissimi e tante persone.
Ho avuto la possibilità di conoscere persone con una cultura diversa dalla mia, con passioni diverse dalla mia , come Emanuela Petroni, Teresa Pontillo o Marco Civilla, che mi stanno regalando molto, senza saperlo, insieme a loro tante persone nuove che mi stanno arricchendo.
Finalmente ho conosciuto Federica, una ragazza veramente dolcissima e anche simpaticissima, con la quale posso condividere tutto, senza paura di essere giudicata e con la certezza di trovare dall'altra parte, una persona schietta e sincera.
I musicisti che ho avuto l'opportunità di conoscere e che mi stimano tanto, chiedendomi un giudizio, un consiglio, un aiuto.
I miei genitori e mio fratello Alessio, sono stati una riscoperta, non mi hanno mollata nemmeno un secondo … E appoggiano tutte le mie scelte, o quasi tutte.
Quest'anno è nata la figlia del mio amico Daniele … Una cucciola molto fortunata perché penso abbia il papà migliore del mondo.
Quest'anno si è sposata la mia migliore amica Denny, che per me è una sorella e per la prima volta, ho fatto da testimone.
Quest'anno alla rosa dei miei CARI amici si sono aggiunti Rachele e Alberto, persone con le quali mi sento libera di essere ciò che sono senza paura che si offendano per delle stupidaggini.
Quest'anno finalmente ho avuto un contratto ad otto ore … Con l'aria che tira è una grossa fortuna.
Ma devo ringraziare loro, parte del mio cuore, gli amici di sempre, che rimangono, anche se sono nuova, diversa, anche se magari gli piacevo più prima, ma che nonostante questo, rimangono e non se ne vanno : Fabio, Claudia, Michela, Valentina, Gianluca, Riccardo, Daniele, Manuel , Giuliano, Rachele, Alberto, Mirko, Isabella, Luca e Ilaria, senza di voi, per me sarebbe stato un inferno quest'anno, invece lo avete reso uno dei più belli e poi …
Sono avvenuti due piccoli miracoli, ho ritrovato una persona cara che pensavo se ne fosse andata via per sempre ed ho scoperto che se l'amicizia è sempre sincera è destinata a tornare in qualsiasi momento … Che poi … Il miracolo è che tutto questo anno, il libro, la mia forza di volontà e la mia ripresa li devo proprio a lui : grazie Valentino.
L'altro miracolo è una new entry , ma che mi legge dentro e mi tocca le corde dell'anima, non solo artisticamente parlando, ma anche a livello personale.
E concludo questa mia letterina con una sua frase : “Non bisogna concentrarsi su quello che abbiamo perso, ma su quello che abbiamo, il passato è passato”.
Grazie quindi anche a lui … Antonello.

Ah dimenticavo …. Nel 2014 per me inizierà una nuova avventura … Seguiranno aggiornamenti!!!! :)

BUON NATALE CARI AMICI DEL WEB.
Che sia un Natale di nascita e rinascita per ognuno di voi e che sia un anno alla scoperta della propria essenza e della propria natura … Ricco di libertà e di buoni sentimenti.

Vs. C.


venerdì 20 dicembre 2013

La credenza della suocera , un posto che "ti senti a casa", con la musica di Antonello Brunetti.

Cari amici del web,
ieri ho assistito ad un nuovo concerto in acustico di Antonello Brunetti che, ormai, seguo sia in veste di fan che in veste d'amica.
Lo stile del cantautore calabrese è folk e mi aspettavo un clima notevolmente diverso, non tutti amano questo genere di musica e , a maggior ragione, se la lingua non la si conosce.
Invece è stato tutto magico.

Questo Natale l'ho sentito poco quest'anno, per una serie di ragione che non perdo tempo a spiegarvi, abbiamo tutti , chi più , chi meno , degli scheletri nell'armadio e quindi, io, non pensavo di vivere un momento così “intimo”.
Ad ospitare il mio amico, questa volta, è stato il delizioso bistro sito nel quartiere “Pigneto” di Roma, un nome un po' insolito “La credenza della suocera”.
Devo dire la verità, mi sono innamorata di questo posto non appena ho visto le tendine messe in vetrina, sembrava proprio di affacciarsi alla finestra della casa di una delle nostre nonne.
Pizzo, colori pastello, fiorellini, lampade stile retrò , tavoli rustici sulle tonalità del bianco, un posto veramente incantevole, seppur piccolino, molto accogliente.
Ormai sono più di cinque anni che vado per locali ad ascoltare musica emergente, aiutando un po' gli artisti a farsi pubblicità e devo ammettere che , per la prima volta, sono rimasta stupita dal proprietario di questo posto che, con molta umiltà, mi ha ringraziata per aver pubblicato un annuncio su Arte Globale, nessun locale lo aveva fatto prima
E il modo in cui me lo ha detto, sembrava fosse un fratello che ringrazia la propria sorella per averlo fatto felice anche se con una cretinata, veramente un bel ambiente.
Ho anche scoperto che la maggior parte dei prodotti vengono dalla Calabria, regione, che ultimamente sembra proprio non volermi lasciare in pace ( in senso positivo), i prodotti sono genuini e freschi, un posto dove gustare una birra senza avere il timore di essere ascoltati da orecchie indiscrete, una sala da tè dove gustare buonissimi dolcetti e un bistrò dove mangiare delle buonissime tapas made in Italy, ovviamente non poteva mancare la famosa “credenza” con tanto di foto della “suocera”, molto carina.
Tornando al nostro Antonello, questa, fin ora, è stata la sua interpretazione migliore che ho ascoltato, non parlo solo a livello tecnico, perché alla fine ne capisco poco, ma a livello interpretativo ed espressivo.
E non sono stata solo io ad accorgermene perché , in sala, c'era un piacevole silenzio, tutti concentrati ad ascoltare la performance di questo artista di gran livello.
Le canzoni del ragazzo, di questo ragazzo di 32 anni, sono molto personali, raccontano un percorso di vita, nel pieno di salite e discese, di soddisfazioni e delusioni, potete pensare che siano temi, ormai, trattati da tutti, ma non è così.
Di Antonello, durante le sue esibizioni si sente il cuore, la passione, il sentimento, la dolcezza, la rabbia, il dolore , un connubio di sentimenti che ti incantano e riscaldano l'anima.
Per la prima volta ha interpretato, in acustico, anche le canzoni della sua band, gli Alphawave, e direi che questa versione è stata molto piacevole e interessante all'ascolto, nulla da far invidia alle versioni un po' più rock, molto belle, ma meno “intime”.
Con grande sorpresa, sopratutto per la sottoscritta, ho anche ricevuto una dedica, la prima di tutta la mia esistenza, quindi grazie, una canzone che ultimamente rispecchia molto il periodo che sto attraversando , il titolo è “Immature maturity”
Se volete la potete ascoltare qui, anche se l'audio è pessimo ( non per via di Antonello, ovviamente), metteremo presto dei video di qualità. Eccovi il link :
Per la prima volta l'ho sentito fare delle cover, di uno dei suoi artisti preferiti : Joni Mitchell, delle versioni molto, molto piacevoli.
Mentre lui cantava e suonava, mi sono voltata verso il pubblico, era come se fossimo tutti amici da tempo, ed era come se stessimo osservando con attenzione la nascita di una farfalla che nasce da una crisalide socchiusa, tutti a guardare curiosi e attenti.
Spero, con tutto il cuore, e parlo anche a nome delle persone presenti, di riascoltare questo artista meraviglioso, e non lo dico perché stiamo diventando amici, alla fine non è molto che ci conosciamo … Ecco alcuni commenti del gruppo :
“No, questo è bravo veramente eh!”.
“Caspita, mi è arrivato più con le sue interpretazioni da solista che con quelle della band”....
Insomma, Antonello ci ha fatto un bel regalo di Natale e il suo pubblico affezionato e nuovo, spera che vi siano, presto, altri concerti a cui partecipare.
Grazie alla “Credenza della suocera” che ci ha permesso di vivere un'atmosfera Natalizia e tanto intima.
Ah dimenticavo … Antonello è tra i vincitori del concorso : HAPPY BIRTHDAY GRACE!
Un'altra bellissima e grandissima soddisfazione per il musicista che, sono felice, stia finalmente raccogliendo i frutti della sua fatica e della sua passione (per informazioni : http://www.rockambula.com/ecco-i-vincitori-di-happy-birthday-grace/)



domenica 15 dicembre 2013

Antonello Brunetti e gli Alphawave

Cari amici del web e lettori,
tutti sapete ormai, che parte integrante del mio tempo è musica. Da quando mi sveglio a quando vado in treno per raggiungere il lavoro, a quando scrivo i miei romanzi, a quando mi addormento.
Non ho mai studiato musica, lo sto facendo ora, semplicemente per capire meglio tecnicamente alcune cose e per poter dare aiuto, un piccolissimo aiuto a chi la fa. Ho un debito con la musica e nonostante io sappia che non riuscirò mai a saldarlo completamente ci voglio provare.
E' stata proprio la musica a salvarmi l'anima e anche i sogni.
Tutti ormai sapete che ho scritto un libro, Prendi e Vai, che ha dato inizio ai miei sogni, anche quelli mai pensati, e tutti sapete che sarò sempre debitrice ai Biancostile che mi hanno regalato un pezzo del loro sogno.
Oltre a loro però ce ne sono di bravi e, forse segno del destino, forse semplicemente coincidenze, forse solo perché amo così tanto la musica e scrivere, ho conosciuto Antonello Brunetti, un cantautore Calabrese che lotta per il suo sogno. L'ho conosciuto sulla rivista sulpalco.com , proprio perché era “a caccia” di recensioni. E tra una lunghissima lista di artisti, che ho sentito, lui è stato quello che mi ha toccato, attraverso la sua musica le corde dell'anima e non mi capitava da anni.
Questo artista manda avanti due progetti con lo stesso obiettivo : la musica e l'importanza di essa nella vita di tutti noi. Non solo hanno lo stesso identico obiettivo, quello di far capire a chi di dovere che la musica Italiana ha ancora un grande valore, solo che ormai siamo tutti un po' pigri e ci interessiamo di più a cose più futili.

Antonello nasce in Calabria nell'anno 1981 e sin da piccolo si appassiona di musica, strimpellando la sua prima chitarra a soli quattro anni.
Ha una carriera artistica che fa invidia a qualsiasi cantautore già noto.
Ha iniziato a comporre musica a soli 15 anni, se penso ai quindicenni di oggi mi vengono i brividi ma, per fortuna, qualcuno si salva ancora e io nutro molte speranze.
Maggiorenne abbandona la sua terra per realizzare il suo sogno, lasciando affetti e famiglia e si trasferisce a Roma dove inizia a frequentare la facoltà di canto presso l'Università della musica.
Sonno uno pseudonimo di Zack realizza un cd acustico dal nome House che ottiene piccoli ma importanti risultati che gli permettono di iniziare ad esibirsi nei locali Romani.
Antonello ha sempre avuto una carriera da solista di genere folk, ma ha anche delle venature rock e così negli anni successivi ha cercato degli elementi che potessero formare una band.
Vanta molti successi con il primo Ep e anche i successivi, ma decide di tornare alle vecchie melodie del folk rock partecipando a numerose trasmissioni radiofoniche che danno vita a testi italiani.
Dopo la classica “gavetta” finalmente esce il disco “Open to change” e qui interrompo la sua biografia per parlarvi, a modo mio, di questo album.
La mia preferita, se posso dire che ce ne sia una preferita, perché sono tutte molto belle, è Crowed Train, come dicevo mi ha toccato le corde dell'anima. Qui vi lascio il link della canzone su youtube : http://www.youtube.com/watch?v=KtdmR_1Gy6g&feature=share
Il testo è molto “profondo” e “toccante” e il messaggio che trasmette è esattamente quello che ognuno di noi prova almeno una volta nella vita : delusioni , cambiamento, delusioni che offuscano la luce che c'è in ognuno di noi.
Come mi disse il mio caro amico Alberto Costantini che lesse il mio libro e che iniziò a riprendere in mano il suo sogno grazie alla mia esperienza romanzata, io e tante altre persone, presenti al concerto di ieri, grazie alle parole e alla musica di Antonello, stanno riprendendo in mano la loro vita.
Altra canzone che mi piace moltissimo è “Nello stato liquido”. Altra situazione in cui mi sono ritrovata spesso, lo stato di rabbia, uno stato di rabbia che spesso contengo, attraverso questa canzone ho imparato che l'energia che nasce da questo sentimento non è giusto trattenerla, ne riversarla contro qualcuno , ma è giusto esprimerla come ha fatto Antonello. A differenza della prima, infatti, c'è una venatura rock , un grido che si tramuta in musica.
Il cd di Antonello mi piace molto perché non è monotematico sia a livello di genere musicale che delle parole che lo contengono.
Dopo un brano rock , si può ascoltare una melodia più raffinata e melanconica , come quella di Underwater.
Lascio a voi scoprire il resto del cd , perché vi ruberei un pezzo della sorpresa che ha colpito me.
A parte la bellissima voce di Antonello che passa da uno stile rock e ricco di rabbia ad una voce dolce da usignolo , lui ha la capacità di toccare veramente le corde dell'anima, non si tratta di un cd “falso” mirato a catturare l'attenzione per vendere, è un album vissuto, sentito, vero, un album che racconta l'esperienza di vita di questo cantautore eccezionale che , al contrario degli altri, si esprime senza veli .
Tornando alla sua biografia, ha stretto molte collaborazione come la cantautrice Brunella Monaco, partecipato a Xfactor , ai Bootcamp arrivando tra i 50 finalisti su 50,000 partecipanti.
La sua biografia continua con vari successi nel campo musicale fino a finire con la formazione degli Alphawave, che ho ascoltato dal vivo ieri.
Ragazzi, non so come spiegare, i musicisti che accompagnano Antonello sono veramente molto bravi, ricordo qui i nomi :
Fabio Vitale : Chitarra elettrica.
Davide Miccinilli : Batteria
Michele Marchesano : basso.

Il mio preferito tra loro, musicalmente parlando è il bassista. Ieri i pezzi che hanno interpretato … Come dire, chiudendo gli occhi sembrava di stare in uno stadio internazionale ad ascoltare una band già nota con una carriera avviata da anni.
Non sono brava a descrivere la tecnica, ma è questo che mi è arrivato ieri.

Tutti sapete che quando ascolto musica, non mi riduco ad ascoltarla e basta, mi piace osservare l'atteggiamento dei musicisti e mi sono soffermata sulle “facce” che faceva Fabio Vitale, il chitarrista, non provavo questa sensazione da anni. Non suona per suonare, suona perché vive per questo. E il suo volto non nasconde questa cosa, la comunica, la trasmette molto bene, allo stesso modo gli occhi del batterista, occhi con la famosa “lucina” di cui parlo anche in altri contesti.
Essere innamorati della musica è una gran bella cosa ed è l'unico affetto che non tradisce mai, e gli Alphawave trasmettono veramente un messaggio bellissimo di crescita, di professionalità e di passione.

Vi consiglio di ascoltare il loro singolo : Illusions 

Per chi volesse, queste sono le prossime date :
December 21, 2013, 9:30 PM
ROCK 84 (unplugged)
ROCK84
Via Naro 84, Pomezia (ITALY).
(Live unplugged).
December 19 2013, 9 PM
LA CREDENZA DELLA SUOCERA (unplugged)
La Credenza Della Suocera
Via Gentile da Mogliano 154 (zona Pigneto) 00176 Rome, Italy
(Live acustico).

Ingresso gratuito


I link del cantautore e della band sono questi :

http://alphawave.wix.com/alphawave#!live/c221q
http://www.antonellobrunetti.it/biografia.html



giovedì 12 dicembre 2013

DAL MESSAGGERO, il mio racconto : E' successo che a me è successo... Il successo.





E’ successo che a me è successo...
Il successo.
Di
Concesion Gioviale


Quanti di noi, sin da piccoli, hanno pronunciato la classica frase
”Da grande voglio fare quello” e poi effettivamente ci sono
riusciti?
A me no, non è capitato. La mia vita è andata esat
tamente tutto il
contrario di ciò che progettavo e anche esattamente tutto il
contrario di ciò che i miei genitori progettavano. Da allora, ho
imparato a non fare programmi e a vivere esattamente alla
giornata, senza programmazione alcuna. Chiamatelo stile
di vita,
chiamatela incoscienza ma, per assurdo, io sono molto più felice
di prima.
La mia, è la storia di una ragazzina di tre anni che, davanti allo
specchio della nonna, armata di spazzola a mo’ di microfono,
sognava di fare la cantante.
I miei genitor
i la ritenevano una cosa futile, una cosa stupida,
una cosa impossibile da raggiungere, quante volte ho chiesto loro
di iscrivermi a lezioni di canto e quante volte loro mi hanno
risposto che quella non era la mia strada? Tante.
Mi sono rassegnata, ogni vo
lta che ci provavo, vedevo le loro
facce fare delle strane smorfie, che, con il tempo si sono
tramutate in veri e propri dispiaceri, così, ho indossato il
vestito che loro mi hanno cucito sopra e tutte le mattine mi
svegliavo con in testa questa frase:
Se
non vuoi deluderli, fai come dicono, vedrai che andrà tutto
bene”.
Avevo buoni voti a scuola, andavo forte con la matematica, per
loro ero un piccolo genio incompreso dal mondo e volevano che
facessi cose grandi, magari diventare una matematica o una
scie
nziata che inventasse una formula per curare malattie come il
cancro.
Non è andata così. Non sono una scienziata e non sono una
cantante.
La vita ti sorprende, ogni giorno, ogni singolo momento della tua
vita, tu hai il potere di controllare le occasioni c
he ti regala,
ma non hai il potere di cambiare il suo corso, in nessun caso.
I miei progettavano per me un futuro stile “donna in carriera”, io
uno da Star, ma la vita ci ha messo il suo zampino, e nonostante
io non li abbia mai delusi, nonostante io non u
scissi da casa per
non farli preoccupare, nonostante non bevessi ed indossassi il
vestito che loro volevano, è successo qualcosa che ha stravolto
tutti i loro progetti e anche i miei, sono stati male, a mesi
alterni, prima uno, poi l'altro ed io ho abbando
nato gli studi.
Quando ho preso questa decisione ho pensato che sarei stata la
classica fallita ignorante che tutti avrebbero deriso, perché alla
fine non avrei mai imparato niente. Il successo? Non lo avrei mai
raggiunto, senza un titolo di studio.
Ogni v
olta che andavo a letto, mi sentivo vuota, come un automa,
che si alzava e faceva quello che gli veniva ordinato e non mi
piaceva nemmeno vivere, vivevo perché dovevo e non perché volevo.
Ho iniziato a lavorare, sempre per non dispiacere mio padre, lui
si
preoccupava, lo fa anche ora, per il mio futuro, spesso mi
ripete che senza di loro io devo stare bene economicamente se non
voglio farmi morire di fame, ancora oggi lo ringrazio per avermi
trovato un lavoro, un lavoro umile, in un call center, che a me
pi
ace molto.
Quando sono entrata, non avevo idea di cosa fosse un computer, non
avevo idea di come gestire una chiamata in Inglese, non avevo idea
di che cosa fossero le bolle doganali o le fatture, ero
terrorizzata, avevo paura di essere giudicata, invece,
con il
passare dei giorni e degli anni, ho imparato ad osservare e a fare
uguale, se non meglio. I miei responsabili hanno riconosciuto in
me, la capacità di risolvere i problemi e mi hanno offerto un
posto al reparto reclami e rimborsi. Prendo lo stesso s
tipendio,
ma quando un cliente mi ringrazia per avergli risolto un problema
serio, sono felice.
Ignoravo completamente che la mia vita sarebbe cambiata ancora e
che sarebbe tornata alle origini, le origini di quel sogno di
bambina tanto sperato.
Un giorno,
per caso, un mio amico mi ha invitata ad uscire e a
sentire la sua band, in quel preciso momento, mi sono ricordata
del mio sogno, sin da piccola sognavo di cantare, ma scrivevo,
scrivevo come sfogo, scrivevo per gioco, scrivevo perché non ne
potevo fare
a meno e così, per gioco, ho scritto di lui, della sua
band, del suo sogno e senza nemmeno accorgermene stavo realizzando
il mio sogno che pensavo, si limitasse solo ad un libro, poggiato
sullo scaffale di una vecchia libreria. Invece è molto di più.
Attra
verso la scrittura ho conosciuto molte persone alle quali ho
insegnato tanto e le quali mi hanno insegnato tanto, mi sto
facendo una cultura, anche se ho interrotto gli studi e le cose da
apprendere sono infinite e fin quando avrò vita continuerò a voler
i
mparare.
La mia vita non è andata come volevo io, la mia vita non è andata
come volevano i miei genitori, la mia vita è molto di più di
quello che speravo e sognavo.
Il successo, per me non è avere una posizione da manager con uno
stipendio fisso mensile d
i 5,000 euro, una Ferrari, un super
attico ... Il successo per me è molto di più e finalmente ho potuto
toccarlo con mano.
Successo è quando un amico ti dice che grazie al tuo libro ha
riscoperto il suo sogno e lo sta portando a termine.
Successo è quando un
a cliente, in una mail, ti chiede se sei tu
“la scrittrice” e quando le chiedi come fa a conoscerti, ti
risponde che ha letto la tua pagina web, che certe frasi le sono
arrivate al cuore e per la curiosità ha comprato il tuo libro che,
anche se imperfetto,
lo ritiene bellissimo.
Il successo è che quando una radio si accorge che ami così tanto
la musica e ti da un incarico da inviata speciale, questo sogno
non lo avevo neanche mai programmato.
Attraverso loro, hai modo di conoscere persone meravigliose, e di
scoprire che ci sono tante persone come te che, inizialmente,
pensavano di essere delle nullità ma poi, con il tempo, sono
diventate persone di successo.
Successo è quando una rivista che si occupa di recensire musicisti
emergenti, si accorge del tuo modo
quasi morboso di seguire la
musica, e ti fa una proposta di collaborazione.
Il successo è quando, alla fine di una presentazione letteraria,
in cui hai espresso esattamente come ti senti, le persone, anche
quelle che non conosci, ti abbracciano e ti ringr
aziano perché gli
hai trasmesso un messaggio importante, quello di non mollare,
quello di andare avanti nonostante le cadute, quello di prendere
dalla vita tutto ciò che ti offre, senza lamentarsi troppo.
E così oggi, io non ho una Ferrari, non vivo in un
attico, non ho
una laurea, non sono un medico e non sono nemmeno una cantante, ma
faccio ciò che più amo, trasmetto sentimenti.
Ho un tetto dove vivere, ho due gatti meravigliosi, ho dei
genitori e un fratello che mi seguono ovunque, ho un lavoro che mi
pe
rmette di vivere bene ma, soprattutto faccio quello che mi
piace, scrivo, come ho sempre sognato, e quel che è bello è che
scrivo anche di musica, la mia ragione di vita, il sogno della
bambina di tre anni si è realizzato, semplicemente ha preso
un'altra p
iega.
Ogni sera mi addormento soddisfatta perché durante la giornata,
qualcuno mi ha regalato un abbraccio pieno d'affetto, qualcuno mi
ha ringraziato per quello che ho fatto, qualcuno mi ha chiamata
per chiedere consiglio, qualcun altro si è fidato di me.
Se prima ero un automa, casa e lavoro, ora faccio solo due ore di
sonno a notte, mi appoggio al letto e mi addormento in meno di due
secondi, a volte vorrei che le giornate fossero di 48 ore, ma so
che, per la mia voglia di fare, non basterebbero nemmeno
quelle.
Adesso quando mi alzo dal letto, non vedo l'ora di correre a
lavoro, non vedo l'ora di scrivere, non vedo l'ora di trasmettere
emozioni, non vedo l'ora di accendere i sogni altrui e non vedo
l'ora di vedere le persone sorridere, anche per merito mi
o...
E' successo che, a me, il successo è successo, ed è quella cosa
che, quando vai a dormire, quasi ti dispiace e non vedi l'ora che
un nuovo giorno arrivi presto.