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mercoledì 27 novembre 2013

MUSICA - Concerto di Max Pezzali

Cari amici del web,
dall'Aprile di quest'anno, mi sono messa in testa di fare tutto quello che non ho fatto prima e di essere un po' più egoista, non cattiva, ma semplicemente pensare un po' più a me, in quanto, mi sono accorta, ho sempre aiutato gli altri, rimanendo io indietro rispetto agli altri, e a parte la gioia di vedere le persone che amo felici, molto spesso mi è capitato di sentirmi vuota dentro.
Quindi mi sto dedicando con tutta me stessa alla scrittura, del se-quel di "Prendi e vai" , che un editore sta supervisionando , il romanzo, come ormai sapete tutti, si intitola "Stazione d'arrivo". Perché prima si "prende e si va" ma, poi, si arriva da qualche parte. L'ultimo capitolo di questa storia che parla di sogni, musica e amore.
Un testo molto diverso dal primo, dove la protagonista diventa donna, una donna forte e indipendente.
Ho iniziato a scrivere un altro romanzo : "Ti chiedo il permesso".
E' molto particolare, i due protagonisti vengono da due storie molto diverse tra di loro,ma scopriranno di avere molto in comune e anche se inizialmente sembra tutto strano e impossibile, certe cose, se le si vogliono veramente, si avverano.
Oltre a questo mi sto dedicando alla MUSICA, che penso sia la cosa che amo di più al mondo. Perché? Non ve lo so spiegare, veramente.
Come quando chiedi ad una persona perché ne è innamorata di un'altra, puoi fare l'elenco di ciò che ti piace o non ti piace, ma non saprai mai spiegare perché l'ami.
Un anno fa, una persona della quale mi sono innamorata, mi scrisse :
"Ma che ti ho fatto per farti innamorare? Sono gentile? Perché ti do attenzioni?".
Niente di tutto ciò ...
L'amore ti scatta nel cuore e poi ti arriva nella testa, senza alcun preavviso, senza alcuna spiegazione logica, succede e basta.
Così è stato con la musica, io l'ho sempre amata, sin da quando ho tre anni, è più forte di me, la porto con me sempre, quando mi alzo e mi lavo, quando sono in bus per andare a lavoro, se la situazione lo permette l'ascolto anche a lavoro, poi quando torno a casa e mi addormento.
Pur non essendo una tecnica di musica e non avendola mai studiata ( togliendo un periodo della mia vita ormai lontano) ne sono innamorata.
Qualche mese fa non credevo di addentrarmi così tanto in questo mondo.
Ho iniziato ad andare ad "Anime di Carta", un festival della musica emergente, conosciuto attraverso i miei amici Biancostile, ho iniziato a vedere dall'interno la difficile vita della musica emergente ed ho deciso, unendola alla mia di arte, di divulgarla con tutti i mezzi che possiedo.
E così stanno nascendo nuove idee, nuove collaborazioni e in alcuni casi sono nate anche meravigliose amicizie.
Inizialmente l'ho fatto un po' per occupare il tempo, per non pensare a quella persona che ad Aprile mi ha spezzato il cuore, poi mi sono resa conto che, forse, è questa la mia strada.
E' troppo bello andare a casa, mettersi a letto ed essere felici.
Arrivo distrutta, a pezzi, ma sono felice.
Il mio dolore e il mio egoismo l'ho trasformato così ...
Finalmente , anche se il mio unico lavoro retribuito è quello in Dhl, faccio quello che mi piace, tutto quello che mi piace.
Alcuni non capiranno, altri si offenderanno perché non dedico più tanto il mio tempo alle loro cose, ma ho sempre pensato agli altri, credo sia giusto fare quello che mi piace e che mi fa bene, è arrivato il mio momento.
E nonostante ciò sto comunque aiutando qualcuno ... Anche se indirettamente.
Come vi dicevo, mi sono messa in testa di fare tutto ciò che, da piccola, non ho potuto fare e ieri sono andata al concerto di Max Pezzali .
Lo sognavo da quando ho 14 anni ed è un altro sogno che si è realizzato, oltre a quello del libro.
Vederlo li, cantare canzoni come "Hanno ucciso l'uomo ragno" o "Come mai" non mi hanno fatto pensare :"Cavoli sono invecchiata!", mi hanno fatto pensare : "Quanto è bella la musica, sto invecchiando bene!" .
Mi sono divertita, testimone è una delle mie migliori amiche Michela Costanzo. Sono tornata a quando avevo 15 anni , urlavo, cantavo, saltavo di gioia.
Un tuffo piacevole nel passato! Queste cose mi sono mancate, non le ho mai avute e sono contenta di aver preso in mano nuovamente la mia vita, anche grazie alla musica.
Non solo, mentre ascoltavo Max, mi passavano davanti tanti fotogrammi "futuri" , in cui immaginavo i miei amici musicisti suonare in un palco così, in un posto pieno di gente, immaginavo i loro sogni realizzarsi come quelli del mio cantante preferito.
Loro spesso si buttano giù, dicono che ormai la musica in Italia è morta, per me non è vero, bisogna solo insistere un po' di più. C'è chi arriva prima, c'è chi arriva dopo, ma comunque si arriva.
Ho immaginato il mio amico Simone Corda suonare la chitarra, il mio amico Mirko Martini suonare le sue tastiere e il mio amico Antonello cantare ... Forse sogno un po' troppo, ma spero tanto che il loro sogno si avveri presto. E' già bello vedere Max contare e fare musica per noi, figuriamoci se è un tuo amico a farlo.
E LORO per me sono parte del mio cuore, per ragioni diverse tra loro, ma è grazie a loro che ho iniziato questo mio sogno ... Ovunque esso lui mi porterà, sono felice.

La mia "botta" di egoismo non è stata per niente male ...

Vostra C.

lunedì 25 novembre 2013

Talent show che costringono gli artisti Italiani ad abbandonare L'Italia

Cari amici del web, finalmente un po' di tempo libero e relax per me, per modo di dire, visto che sto organizzando vari progetti , come una serie di presentazioni letterarie con musica al seguito, le mie solite recensioni sulla rivista sulpalco.com, una serie di eventi, forse, in un'associazione culturale, una serie di interviste su una web radio di Roma e questa mia nuova attività che aiuta i musicisti a scambiarsi informazioni, il sito è in costruzione e credo lo chiamerò : L'agenda dell'artista ( emergente), una sorta di diario dove estrapolare informazioni utili quali locali che ospitano band, hotel , ristoranti, riviste che fanno recensioni e radio che fanno promozione, tutto rigorosamente gratis, eccetto per i locali che pagano gli artisti.
Ormai tutti sapete che il mio unico lavoro retribuito e che sono felice di fare è quello in Dhl, ma mi sto battendo per questa causa ( che alcuni dicono sia già persa) per fare promozione a validi artisti che si vedono chiudere le porte in faccia perché non sono famosi, perché non sono cover, perché non conoscono nessuno, perché inizialmente non portano pubblico e soldi.
“Cercasi commessa con esperienza”, questo è il solito annuncio che vediamo in giro per bar, negozi e centri commerciali, il punto è che se una persona non inizia da qualche parte, mai riuscirà a trovare lavoro.
Con i musicisti vale lo stesso, i locali, giustamente o ingiustamente, non se la sentono di rischiare e preferiscono ospitare band già nota, che siano cover o originali purché portino pubblico.
Questa è la mentalità che c'è in Italia, perché girovagando per le città, anche europee , ho avuto modo di riscontrare che la band emergenti, all'estero, hanno molte più possibilità di suonare, ma è comunque difficile perché la concorrenza è notevole.
Molti bravi artisti, paradossalmente, vanno all'estero, diventano famosi lì e poi iniziano a farsi conoscere qui in Italia, perché l'Italia non rischia, va sul sicuro, anche se poi, guardandosi intorno, tanto sicuro non è … Ormai ovunque ti giri vedi solo marcio.
Così ho deciso di spendere del tempo, con l'aiuto di persone molto gentili e disponibili, quali Emanuela Petroni, Anna Maria Funari, l'associazione culturale Ex Lavanderia, Sf Radio e tante altre brave e appassionate persone come Teresa Pontillo o il mio amico Marco Civilla e divulgare il verbo che sia in musica o in letteratura.
Non vi nascondo che spesso sono lenta, perché c'è tanto da fare, spesso arrivo a fine giornata stremata, e a volte mi dimentico qualcosa, ma per questo c'è la mia super agenda, ma vado a letto serena e felice.
Forse sogno troppo, forse ha ragione il signore che mi ha detto che la mia è una causa persa, ma io voglio provare e se l'unione fa la forza, qualcosa otterremo!
Oggi ho letto un articolo molto interessante del mio amico (geniale) Luca Fadda, qui il link : http://lfk.altervista.org/blog/i-dati-dascolto-di-masterpiece-sono-eloquenti/
Ormai sono tutti talent show , ma spazzatura, dove le persone, invece di fare arte, litigano, discutono, si insultano, si criticano , per raggiungere un obiettivo, che non è far notare il loro talento artistico, ma far notare il loro talento nel saper insultare …
Sono pochi ormai i programmi seri che si vedono in Italia e sono solo pochi gli artisti, usciti da lì , che diventano qualcuno, gli altri diventano sempre “meteore”.
Mi è capitato di vedere gli stessi programmi in altri paesi, e la situazione è molto diversa, sicuramente vi è sempre un po' di competizione, ma non c'è lo schifo che oggi vediamo da noi.
Questo mi dispiace molto perché , da quando ho iniziato questo lavoro virtuale, ho avuto modo di riscontrare che in Italia, anche se non sono poi così tanti, ci sono dei talenti veri e propri, come i Raindogs, Antonello Brunetti, il Quartino Divino, gli Eden, I Volvedo, I Kpanic, I Salvo complicazioni, gli Edena, gli Uscita 17, Vladimiro Monolo e tanti tanti altri … E la frase che mi sento dire più spesso da loro è questa : “Se continua così o smetto di suonare o me ne vado all'estero”.
Per gli autori vale lo stesso; tempo fa mi sono sentita dire da una giornalista di una nota televisione che non era interessata a leggersi il mio romanzo perché non ero nota e perché probabilmente avevo pagato per pubblicare il libro, senza sapere chi io fossi in verità.
Una porta chiusa perché non sono famosa, senza nemmeno aver letto il mio libro, senza aver riscontrato che fosse scritto bene o male, se fosse brutto o bello, semplicemente un no categorico perché non ero famosa.
E così, sono molti editori a rispondermi in questo modo.
E' una triste realtà, ma bisogna conviverci, solo che arrendersi e andare altrove non è la soluzione migliore, ma si andare avanti, puntare tutti insieme sulle piccole realtà che poi ci portano alle grandi.
Io ne sono la dimostrazione, mi stanno capitando innumerevoli situazioni e anche se nessuno mi paga per quello che faccio sto avendo tante possibilità per far conoscere i miei amici musicisti e autori.
Bene, ora vado, vi ricordo che oggi c'è la diretta di Punto Radio e a tal proposito mi vado a vedere la presentazione del nuovo libro di Veronica Niccolai, Wolves.
Un abbraccio a tutti.
Vostra C.

domenica 24 novembre 2013

La musica nel cuore, la musica è vita.

Questa foto cattura uno dei momenti dell'esibizione del cantautore Antonello Brunetti, che ho avuto la fortuna di conoscere un paio di mesi fa, attravero la rivista sulpalco.com.

Questa immagine è stata estrapolata da una serie di video che ho fatto durante la serata.
Almeno per me, cattura l'essenza e l'anima di questo bravissimo artista. Una cosa che mi ha colpita ,anni fa, di un altro artista che ormai, cari amici del web, conoscete tutti, ossia Mirko Mirko Martini, fu la lucina nei suoi occhi mentre suonava la tastiera, quel brillare così vivo e acceso di felicità che mi indusse a riprendere in mano il mio bel sogno.
Dopo quasi quattro anni, forse poco più, provo la stessa sensazione guardando questa foto. Il sorriso di Antonello nel suonare nonostante la giornata uggiosa e tanti altri piccoli inconvenienti. L'amore per la musica e per l'arte è questo ... Sorridere sempre mentre si fa ciò che amiamo, nonostante gli ostacoli.
Per me è lo stesso, nel mio percorso ho incontrando e sto incontrando molti ostacoli, ma la mia voglia e la mia dipendenza dallo scrivere è così forte che non smetterò mai, anche se mi dovessero dire di essere la peggior delle autrici. E' una cosa che si ha nel sangue, una cosa della quale non si può far ameno nonostante tutto ed è il motore che mette in funzione il cuore.
E sono felice che, nel mio percoso, arrivino persone identiche a me, con lo stesso amore per l'arte e sono sicura che, nonostante le delusioni, gli ostacoli, il demoralizzarsi e la stanchezza, l'amore smisurato e incondizionato per l'arte, porterà a poco a poco, piccoli, piccolissimi risultati, che un domani ci porteranno al traguardo : la felicità più completa di poter fare in ogni caso ciò che amiamo di più.

EX LAVANDERIA - EX MANICOMIO - UN POSTO DOVE PROMUOVERE ARTE

Cari amici del web,

ieri la mia amica pittrice Teresa Pontillo, mi ha invitata ad assistere ad una sua mostra, era una giornata veramente pessima per uscire, visto la pioggia, ma essendo il posto dell'esposizione vicino casa mia, mi sono avventurata e direi che ne è valsa veramente la pena.

La mostra si è tenuta presso uno dei più bei patrimoni che ci siano nella mia zona ( Ottavia – Monte Mario) ossia presso : Santa Maria della Pietà, un ex manicomio, dove ora vi sono solo pochissimi palazzi, dei tanti, che ospitano uffici del comune.

S. Maria della pietà è un parco che fino ad alcuni anni fa ha ospitato il “Manicomio di Roma” e solo dopo la chiusura della struttura ospedaliera, è stato aperto al pubblico. E' un posto che è stato costruito nei primi anni del XX secolo, circondato dal verde e con circa 37 palazzi al suo interno.
Il parco è ricco di vegetazione, ma con grande rammarico, negli ultimi tempi lo si sta facendo morire.

Ora mi è giunta voce che lo si vuole chiudere e vendere ai privati. E' un gran peccato, per questo, ieri ho avuto modo di scoprire che L'associazione Ex Lavanderia, ha avviato delle attività culturali attraverso il volontariato che non sono affatto da sottovalutare.

L'entrata è gratuita così come la tessera dell'associazione ed ogni artista si esibisce gratuitamente per sostenere il progetto di tale associazione.

L'associazione si trova c/o il padiglione 31, ieri vi erano pittori, danzatori, musicisti … Ho avuto la possibilità di osservare da vicino una pittrice all'opera ed è stata una bellissima esperienza.
L''associazione intraprende varie iniziative :
Ciclofficina – per valorizzare e sostenere l'uso della bicicletta
Saldobrasatura
Consumo Responsabile e sociale – Caffè Tatawlo , un delizioso caffè all'interno del padiglione che accoglie gli ospiti con tanta gentilezza e armonia.
L'accademia popolare del sapone.
LaborTango
Teatro Pubblico
Laboratorio di riciclo
Meditazione
Laboratorio di percussioni Brasiliane
Capoeira Angola
Balli del centro sud
Danze Popolari
Karate Wado Ryu .

E chi lo sa, ora magari con il mio zampino di mezzo, potrebbero esserci iniziative dedicate ad autori e band emergenti.

Penso che sia giusto sfruttare al massimo questo patrimonio che ci è stato donato, invece di lasciarlo abbandonato a se stesso.

Spesso ci si lamenta di non aver posti dove poter esprimere la propria arte. Ecco, questo è uno di quei posti!

Faccio i miei complimenti a tutti i volontari presenti ieri, sono stava veramente bene e spero di poter collaborare anche con loro.


venerdì 22 novembre 2013

Un altro artista che arricchisce la mia vita.

Cari amici del web, ieri sono stata alla festa di compleanno di una new entry della mia vita, un simpatico ragazzo che ha in gestione un delizioso negozio di prodotti ticipi, sito proprio nel centro di Roma e che ha messo a disposizione il suo locale per promuovere arte.
Togliendo il traffico, togliendo la pioggia, togliendo il fatto che abbiamo dovuto trasportare la strumentazione per la musica con il marasma in corso e con gli uccellini che si sono riserbati di fare i loro bisogni sulla mia testolina, è stata una serata che mi ha arricchito molto.
Presente in sala c'era anche un'altra new entry della mia vita, Antonello Brunetti, il mio piccolo miracolo 2013.
Forse lui si imbarazzerà e forse, come ha pensato un distinto signore che era presente nel locale ieri, tutti penseranno chi sa cosa ... Ma voglio condividere questo momento con voi.
Qualche mese fa ho ricevuto una mail da una rivista, ormai lo sapete tutti, si tratta della rivista sulpalco.com , la quale mi ha dato fiducia e mi ha inclusa nel suo team.
La differenza tra me e chi di solito recensisce è che io non guardo , anzi ascolto, il lato tecnico del brano, ma ne colgo il significato, quello che mi arriva dentro e poi cerco di riportarlo agli altri, a parole mie.
La rivista è piena di richieste, sono in tanti gli emergenti che cercano di promuoversi, nei modi più disparati.
La rivista assegna le band che vuole ma, anche noi possiamo scegliere chi vogliamo.
Così una domenica mi sono messa ad ascoltare quasi tutte le band che ne avevano fatto richiesta, e pufh ... Mi compare la richiesta di questo ragazzo per la sua band, gli Alphawave.
Inizio a cercare sul web, ma le uniche cose che trovo disponibili , sono dei video di Antonello e scopro che , oltre alla band, ha anche un percorso personale, da solista.
Mi incuriosisco e le inizio ad ascoltare tutte, vero è che non ho dimestichezza con l'inglese, ma mi impegno, e ascolto e sento, le sue parole.
Bene amici del web, a livello tecnico, posso dirvi che la musica è molto originale, non sono le classiche melodie che si sentono spesso, con i soliti quattro accordi, ma una musica diversa, una mescolanza di generi che non possono far altro che rendere piacevole l'ascolto.
Quello però che mi ha colpito di questo artista, non è stata la tecnica, ma la passione, la serietà, la sensibilità e il cuore che mette in ciò che fa.
I testi delle canzoni sono sinceri, sono esperienze di vita, vita comune, trascorsi di vita tra una discesa e una salita.
E' molto difficile far sentire o descrivere un preciso stato d'animo, che sia bello o che sia brutto, non è facile tramutarlo in parole e far arrivare agli altri lo stesso identico sentimento, senza che venga sfumato da altri elementi. Antonello ci riesce, lui trasmette forti emozioni e non lo fa solo mentre fa musica, lo fa anche quando parla di musica, come se fosse la cosa che lo tiene in vita, più di qualunque altra cosa o persona.
Ho avuto il piacere di conoscerlo poco più di un mese fa, sapete tutti, chi mi conosce un po', che ultimamente diffido di chiunque venga a bussare alla porta di casa e alla porta del cuore, ma questa persona mi ha lasciata a bocca aperta, mi ha sorpreso.
Antonello a un evento, mio evento, dove non era previsto nessun intervento da parte sua, se non quello dell'ospite, coinvolto da me ha descritto esattamente lo stato d'animo di ogni artista, le difficoltà che si incontrano, ma anche la voglia di fare e di trasmettere emozioni ed è stato così carismatico e passionale che le persone entusiaste, alla fine della presentazione, andavano da lui a chiedergli il cd ed informazioni, senza nemmeno aver ascoltato un suo brano.
E ieri, il mio caro nuovo amico, mi ha dato il colpo di grazia ( in senso positivo ovviamente), tanto da indurre un distinto signore, presente alla festa, nel pensare che io fossi attratta da lui e non dalla sua musica.
Si, perché sentirlo dal vivo mi ha emozionata veramente tanto, è poesia, la sua musica è poesia, mette tranquillità, arriva al cuore, ti fa pensare : " Bello, sento forti emozioni e c'è qualcuno, al mondo, esattamente come me, che prova lo stesso".
Il mio cuore, da un po' di mesi a questa parte si è molto indurito, ma in quel momento Antonello mi ha ricordato una cosa importante : i sogni e la realizzazione di essi, anche se a volte bisogna fare scelte che non ci piacciono per niente, sono la nostra fonte di salvezza.
Ero incantata, completamente rapita ... E la magia è iniziata.
A quella festa, ieri, non mi hanno dato letteralmente un paio di ali, io volavo veramente ... Grazie a questo ragazzo.
Una ragazzina di 15 anni, presente all'evento ,si è avvicinata a me, facendomi i complimenti ed era veramente entusiasta della musica di questo ragazzo e non c'è talent swow che tenga , quando una ragazza di quell'età si appassiona tanto, talmente tanto dal voler comprare il cd.
Antonello non è solo un buon musicista, ma è anche un professionista, serio.
Nonostante l'influenza e un po' di piccoli problemi di routine, ha mantenuto l'impegno di suonare, senza far notare al pubblico niente di niente.
Un altro, al posto suo, sarebbe rimasto a casa, al caldo, al riparo, invece ha tenuto testa all'influenza e se l'è cavata veramente bene.
Questo gli rende onore e rispetto da chi, come me, apprezza l'arte.
Questo glielo dovevo e credo di poter parlare a nome di tutte le persone che fin ora lo hanno conosciuto tramite me.
Sarebbe un peccato mandar via dall'Italia un talento simile, una persona simile, un professionista simile ... Sarebbe come consegnare gratuitamente uno dei nostri preziosi diamanti a qualcuno che, magari, neanche lo merita.

Questo è il piccolo miracolo che mi ha regalato il 2013 ... Una nuova persona che entra nella mia vita e che l'arricchisce ... Grazie Antonello, grazie per la tua umiltà, la tua semplicità, ma sopratutto per l'amore che hai nei confronti della musica.
 http://www.antonellobrunetti.it/
 

sabato 9 novembre 2013

MEGLIO ACCONTENTARSI O ESSERE AMBIZIOSI? ABBIAMO IL POTERE DI SCEGLIERE OGGI, TRA QUESTE DUE COSE?

Ciao amici del web,
ieri mi sono ritrovata ad affrontare un argomento molto delicato con un'amica che decisamente ha una visione delle cose molto diversa dalla mia, ciò non significa che sia sbagliata, ma forse, nel mondo di oggi, certi discorsi e certe affermazioni, vuoi o non vuoi è meglio lasciarli da parte.
Quanti di noi, la mattina si alzano dal letto e fanno di tutto per realizzarsi? Penso, più o meno tutti. E' giusto volere di più, sempre di più o è meglio accontentarsi di quello che si ha e goderselo fino alla fine dei giorni?
Io personalmente penso che non sia mai giusto accontentarsi se si crede e si pensa di meritare di più, ma quel più per raggiungerlo bisogna anche guadagnarselo.
Ci sono persone che aspirano ad una carriera rosea e con un buon stipendio, bai passando lavori umili che ti permettono di vivere in maniera dignitosa, e aspettano che accada il miracolo, perché allo stato attuale delle cose, bisogna solo aspettarsi un miracolo, oppure una botta di culo che gentilmente ti da un amico, conoscente, parente e riesce ad infilarti dentro un'azienda nella posizione che più desideri.
Una volta, nel nostro paese si poteva scegliere di aspettare qualche mese, prima di decidere che lavoro fare, oggi, se non vuoi morire di fame, devi accontentarti di qualunque cosa.
Ciò non significa che bisogna poi fermarsi lì e passare tutta una vita a fare un qualcosa che non ti piace e ti appaga è giusto continuare a cercare, ma dal basso sempre si deve partire.
Ovviamente non ti tutti i lavori sono destinati a tutti, ognuno di noi ha le proprie capacità e le proprie competenze ma, alla fine, il mestiere si impara sul campo.
Io da piccola sognavo di diventare una giornalista, una di quelle reporter che vanno in giro per il mondo, anche in mezzo alla guerra, sognavo di diventare una cantante … Ma decisamente la mia vita ha preso un'altra piega, ma non sono triste per questo, anzi, forse sono anche fin troppo fortunata.
Forse, se non avessi deciso di interrompere gli studi, oggi sarei una delle tante laureate senza occupazione o comunque sarei una laureata che per non morire di fame si “accontenta “ di pulire i gabinetti di un Autogrill.
Invece mi ritrovo con una buona occupazione e paradossalmente mi piace anche quello che faccio, ma per arrivare dove sono oggi, ci sono voluti tredici anni di apprendimento, di impegno, di puntualità e in alcuni casi di umiltà, perché anche se non sei d'accordo con le linee aziendali, per mantenerti il posto di lavoro, devi scendere a compromessi, in ogni caso è sempre così, in tutti i tipi di rapporti e contratti.
Ho iniziato come tirocinante, prendendo un rimborso spese, per sei mesi e poi ancora una volta per un anno, lavorando otto ore, quasi gratis, eppure mi sono fatta il mio bagaglio di esperienza, e di anno in anno dal rispondere al telefono ho iniziato a gestire reclami e rimborsi, mica poco, per una persona che non è laureata. Ed oggi vanto di avere un contratto a tempo determinato, ma ci sono voluti anni!
Per questo sento di non dovermi lamentare e sento anche di dovermi accontentare, anche se i miei progetti erano altri. Il fatto che io mi accontenti non significa che non sia una persona determinata a raggiungere i propri scopi, semplicemente la mia vita ha preso un'altra piega e maturando sono cambiati anche gli obiettivi.
Ho un buon lavoro, dignitoso ( e vi garantisco che molte persone lo denigrano) che mi permette di mantenermi, pagarmi i viaggi, divertirmi, mangiare senza che mamma e papà mi aiutino, è da 13 anni che i miei genitori non mi comprano nulla e nemmeno glielo chiedo, semplicemente perché è giusto imparare a gestire il proprio denaro e vi garantisco che oggi c'è chi, alla mia età, ancora non lo sa fare, non gli da il giusto penso, perché alle spalle hanno situazioni più sicure della mia, come il possedere dei terreni, come avere un'azienda avviata , come avere una famiglia alle spalle benestante che può permettersi qualsiasi cosa.
A me non è andata così, ma non ne sono triste, anzi. E nonostante si figlia di un operaio cassaintegrato e di una casalinga ( per scelta) i miei genitori non mi hanno mai fatto mancare niente, ho un tetto sotto il quale vivere, sono cresciuta alzandomi dal tavolo più che sazia, non mi sono mai morta di freddo e ho sempre avuto buone scarpe che mi permettessero di camminare ovunque.
Certo, non ho un super attico a Piazza di Spagna, non ho una carriera da manager o da giornalista, non indosso abiti firmati, ma sono felice lo stesso, perché a far la felicità sono altre cose.
Questo non significa che mi accontento, il mio obiettivo, per sentirmi realizzata ce l'ho nel cuore da quando sono nata e sono la famiglia e i miei libri.
Partiamo dalla cosa che amo di più : scrivere.
Ho iniziato seriamente a pensare di pubblicare qualcosa soltanto tre anni fa, ma mai e poi mai ho pensato di far richiesta ad editori come la Mondadori, La Feltrinelli … Non perché penso che non potrei mai arrivarci, ma perché penso che ogni cosa ha il suo percorso … E che, come tutte le cose, bisogna sempre partire da zero , per arrivare a cento.
Quindi, un po' per passione ho iniziato a scrivere storie sul web, completamente gratuite che piacevano non solo alle mie amiche, ma anche alle utenze dei social network, grandissima soddisfazione questa, ma ovviamente non ho smesso di cercare e così sono arrivata all'editore che vanta di essere un editore di piccola/media editoria … Il mio libro ha la sua storia, che non è semplice, non sarà la Mondadori, ma intanto vanto il fatto di avere pubblicato un libro e vanto del fatto che sia sugli scaffali delle librerie. Ciò non significa che io mi fermi qui, ci voglio provare e chi lo sa … Un giorno potrei veramente farcela … Ma se non accadesse, sono già felice e serena così.
Ci sono persone, invece, che spediscono i propri manoscritti ai grandi editori e si lamentano del fatto che nessuno li considera o ancor peggio a costo di pubblicare pagano questi grandi editori … E poi finiscono comunque nel dimenticatoio, per un motivo o un altro.
Come per il lavoro, ci sono persone che preferiscono rimanere disoccupate fin quando non trovano il lavoro perfetto e queste persone le ritengo molto fortunate, perché alle spalle nel 90% dei casi hanno una famiglia benestante alle spalle.
Ci sono persone che non possono scegliere e che , a costo di mantenere i propri figli, sono costrette a pulire gli autogrill pur avendo una laurea in economia.
Ieri parlando con una mia amica che al momento non lavora e non riesce a trovare il lavoro che vuole abbiamo affrontato tale discorso, si è un po' arrabbiata con me perché le ho fatto l'appunto che quando parla di certe cose non è attenta alle persone che sono dall'altra parte.
Ieri, ad esempio, ero al Circolo degli Artisti, e mi ha detto che “quel posto” non è adatto ad una
persona come lei, è un posto da “friccettoni”, da “comunisti”, da “zecche” e che lei, ora è una donna matura e non frequenta certi ambienti.
Con questa affermazione, volendo o non volendo, mi ha praticamente detto che io frequento gli ambienti sbagliati e non sono una persona matura come lei.
Sono rimasta sbalordita e con me le persone che erano a farmi compagnia. Ieri c'erano persone di ogni tipo, dal ragazzino con i capelli viola all'uomo vestito elegante, ed eravamo tutti lì a divertirci, uniti da una grande passione : la musica.
Tra noi c'erano avvocati, segretarie, manager, bidelli, impiegati, padri e madri … Amanti della musica, questo non significa che quell'ambiente sia lo specchio di ognuno di noi, non significa che siamo persone poco mature e chi non è li con noi è superiore.
Allo stesso modo, parlando del lavoro questa persona mi ha detto : “Meglio morta che andare a pulire i cessi, e non è un modo di dire, ho le palle per farlo veramente”.
Sono rimasta scioccata … Una persona che ragiona così è una persona che, nonostante abbia alti e bassi del tutto normali e alla portata di ogni giorno, è sempre stata abituata a ragionare in un certo modo, pretendere e mirare in alto, senza prima partire da zero.
Questo non è segno di poca maturità?
Io mi auguro con tutto il cuore che questa persona consegua ciò che vuole, la sua felicità è la mia, perché le voglio bene, ma oggi non si può ragionare in questo modo. Mirare in alto è giusto, ma bisogna anche guadagnarselo …
Quando le ho fatto un esempio che ora vi scrivo, mi ha dato proprio la risposta che mi aspettavo …
Sei una donna manager di un'azienda nota, tuo marito è un imprenditore ed avete un figlio, ti dice sfortuna, tuo marito muore e la tua azienda fallisce che fai? Ti ammazzi oppure ti trovi un lavoro più umile per mantenere tuo figlio?
La risposta è stata : mi vendo i terreni.
Mi domando, questa persona, cosa avrebbe fatto veramente in una situazione simile se non avesse avuto alle spalle dei terreni o dei genitori che hanno lavorato duro per tutta una vita per mantenerla.
E' vero, a volte la famiglia ci da denaro e non affetto e si vive infelici comunque …
Io di rado mi “calo” nei panni altrui ma non manco di rispetto ad una donna delle pulizie, ne ad una addetta al call center, ne ha un operatore dei servizi socialmente utili, non manco di rispetto nemmeno al manager o al proprietario di un negozio … Per me, ognuno di noi ha la propria storia, ma sentirmi rispondere “Meglio morta che pulire i cessi” un po' offende me ed offende tutte quelle persone che la mattina si alzano presto e tornano tardi a casa per dare un pezzo di pane ai propri figli e nonostante stanchezza e sogni non realizzati, non si lamentano mai piazzandoti davanti un bellissimo sorriso, che non è falso, posso garantirlo, è il sorriso di una persona soddisfatta della giornata e felice di poter vedere il proprio figlio felice.
Allora cari amici del web, secondo voi è bello partire da zero, soffrire un po' e conseguire una vita semplice, felice e serena? Oppure non accontentarsi e non prendersi dalla vita tutto ciò che si offre semplicemente perché pensiamo che sia troppo poco per noi?
Forse se fossimo a parti invertite anche io mi sarei comportata come questa persona, chi lo sa, non sono nella sua testa, so solo che non mi lascerei morire, che andrei a pulire le case delle signore, piuttosto che morire di fame e lasciare questa vita che, nonostante i suoi alti e bassi, ti regala anche momenti belli come quelli di ieri …
Il potere dei soldi, spesso da alla testa. E' giusto essere ambiziosi, ma non siamo più nell'era che sei servito e riverito appena entri in una società, “ la pagnotta te la devi guadagna”.
Un caro saluto amici del web.
La vostra C. ♥

venerdì 8 novembre 2013

Cosa combino? Promuovo arte!

Cari amici del web,
la mia separazione temporanea  ( anche se ogni tanto vi torno per via di alcuni lavori che sto facendo) da facebook sta avendo i suoi frutti buoni e meno buoni.
Buoni perché ho più tempo da dedicare alla mia arte e anche a quella degli altri; meno buoni perché da quando non sono su facebook molti amici Reali sono svaniti nel nulla ... Anche loro vittime, ormai, di questa vita virtuale. 
In ogni caso, vi volevo aggiornare su quanto sta accadendo nella mia vita, è un periodo di cambiamenti, non è la prima volta che mi accade.
Quanti di voi, nel corso della propria vita, hanno aperto l'armadio della stanza da letto, hanno preso uno scatolone ed hanno iniziato a fare ordine?
Credo che a nessuno di voi sia capitato solo una volta, probabilmente capita anche più di una volta l'anno, non parlo di un semplice cambio di stagione, ma di un restyling vero e proprio.
E così, ho preso la mia scatola e sto facendo un po' di ordine, alcune cose verranno tenute, altre verranno buttate, altre messe da parte per poi essere riprese al momento giusto e altre ancora, nuove, verranno inserite nel mio armadio.
La vita è esattamente come un armadio, ci si infila di tutto, ogni tanto si butta qualcosa , ogni tanto si mette dentro qualcosa di nuovo. I cambiamenti sono all'ordine del giorno.
E così, tornerò con abiti nuovi di zecca, ma tornerò anche indossando qualche accessorio che avevo già utilizzato in passato.
Detto questo, sto leggendo un bellissimo libro che parla dell'assurdità del mondo, della follia in cui stiamo vivendo.
“Le mirabolanti avventure di Spazz- Never” Di Nathan K. Raven, un misterioso contatto incontrato qui su facebook, il quale si nasconde dietro uno pseudonimo per non destare troppo scalpore nel web, non gli do tutti i torti, questo mondo virtuale inizia a star stretto anche a me.
Vi suggerisco di leggere questo testo, è una parodia di quello che accade oggi in Italia, dove siamo tutti impazziti, dove tutto quello che era normale è diventato anormale, un mondo anormale dal quale è difficile separarsi, forse per abitudine, forse per pigrizia, forse perché spesso, a molti, piace veramente farsi male... Masochisti forse?
La bellezza di questo libro nasce dal fatto che è proprio una parodia della vita ma, al contrario delle parodie, che ti fanno pensare -” Che ridere, non accadrà mai una cosa del genere, è assurda e paradossale” , non ti sorprende quasi per niente, a parte personaggi strani come, ad esempio, gatti che se ne vanno in giro con le pantofole, la vita che descrive il nostro caro Nathe non è poi così assurda e la cosa è preoccupante.
Ancora devo terminare la lettura, non perché sia un libro pesante, ma perché mi sto occupando anche di altro, ora vi dico, ma vi suggerisco di leggerlo, forse davanti all'evidenza, ci si prende qualche attimo, forse più di uno, di riflessione e consapevolezza per poi tentare di ritornare alla normalità delle cose, delle cose semplici.
Oltre a leggere, sto scrivendo … Varie cose.
Sto scrivendo testi di canzonette dedicate ad una persona la quale ho dovuto lasciar andare, e alla quale tengo in maniera particolare.
Sto scrivendo un altro racconto : “ Ti chiedo il permesso”
Un romanzo che parla di due vite molto travagliate destinate ad incontrarsi, ma non vi svelo di più...
Sto rileggendo “Stazione D'arrivo” e lo proporrò in lettura ad editori NON A PAGAMENTO, che spero decidano di pubblicarlo, vi chiedo di pazientare amici del web, ma questo mondo non è affatto facile.
A tal proposito mi sto battendo per una causa simile, dedicata alle band e agli artisti emergenti, come tutti sapete sono un amante della musica, di qualsiasi genere, molto spesso, su Facebook postavo canzoni di artisti noti, perché mi piace la condivisione, ma anche in questo dovrò effettuare operazione di restyling …
Ho iniziato a collaborare con la rivista Sulpalco.com, a differenza di critici musicali o giornalisti, amo fare interviste o recensioni molto personali, in cui mi piace scavare a fondo e capire perché gli artisti fanno musica e come hanno iniziato, semplicemente perché si sottovaluta molto l'intento di questi giovani o meno giovani che a volte sembrano o vengono fatti apparire come “BIMBIMINCHIA” che vogliono rimorchiare le ragazzine o vogliono solo fare successo, un successo pieno di soldi.
La realtà è però un'altra, in parte la conoscevo già ma l'incontro con Antonello Brunetti, il cantante degli Alphawave, mi ha confermato ciò che già “sospettavo”.
Ci sono molti artisti qui in Italia, talenti veri e propri a mio avviso, proprio come questo gruppo, persone che vivono grazie alla musica da quando ancora erano nella pancia della madre, persone che si spostano ovunque a costo di fare musica e farsi conoscere, e non lo fanno solo per soldi, lo fanno perché non ne possono fare a meno.
Molti artisti che rinunciano alla famiglia, lasciano la loro città, i propri parenti, a volte anche i propri amori, per mandare avanti la propria passione.
Persone che rinunciano a lavorare, magari aiutati e supportati da una famiglia che crede in loro, nei casi più fortunati, oppure che fanno musica in mezzo alla strada e campano di ciò che guadagnano, nei casi meno fortunati.
Persone, come Antonello, che hanno vinto distanza, stanchezza, sonno, pioggia, vento e , in alcuni casi, delusioni, che continuano a lottare per la musica, la vita, perché la musica è vita.
Purtroppo, qui in Italia si da poco spazio a persone come lui e questo mi rammarica molto anche se, mi stimola a battermi con maggior fomento, perché se non siamo noi i primi a crederci le cose non cambieranno mai, se non ci muoviamo.
Ultimamente non accendo molto la TV, ma in passato mi è capitato di vedere programmi come Xfactor, Sanremo , Amici e Cici e Cocò , che dicono di promuovere talenti, in rarissimi casi ne sono emersi di veri e propri e in molti casi, invece, artisti di grande qualità sono finiti nel dimenticatoio.
Questo, come faceva notare un amico virtuale, Luca Fadda, accade perché l'obiettivo principale non è più l'arte in se, ma i soldi che questa riesce a far intascare e il fatto scandaloso non sono i soldi che intascano gli artisti, ma le persone che girano attorno a loro, quali produttori, editori, conduttori, programmi tv …
Così ci ritroviamo a dover veder vincere Il festival della Musica Italiana, un ragazzo di appena 20 anni che il quale viene indotto a cantare canzonette sentite e risentite, il quale viene indotto a comportarsi in un certo modo e al quale basta solo un bel faccino per finire in vetta alle classifiche, per un paio di anni e poi … Nessuno sa più chi sia.
E così l'Italia diventa il paese della scarsa qualità e della grande quantità di denaro che viene investita nel modo sbagliato, costringendo persone come Antonello Brunetti, a pensare di scappare da questo paese per cercare di farsi strada in paesi che hanno dato possibilità a persone come i Beatles o gli attuali Coldplay , magari ospitandoli in un bar, in un pub o in un ristorante, pagandoli e riconoscendo il giusto valore dei loro lavori.
Magari è capitato anche che un locale abbia rischiato ospitando una band sconosciuta perdendo 100 euro degli incassi della serata, ma è capitato anche che locali abbiano visto nascere molte band note.
Questa mentalità in Italia non esiste quasi più e quindi scappiamo tutti all'estero, lasciando in Italia solo tanta spazzatura …
Navigando nel web però ho visto che ce ne sono tante di persone come il mio caro amico e forse, se ognuno di noi lottasse per questa causa avremmo qualche possibilità, il nostro paese era bello, era serio e era uno dei paesi più belli in campo di “arte”, è un vero peccato scappare e lasciarlo al macero, non è giusto, e non è giusto in nome anche dei nostri padri e nonni o in nome di artisti come Battisti e Totò che hanno reso il nostro paese orgoglio di noi Italiani.
Navigando nel web mi sono imbattuta anche in moltissime radio, come “Radio freccia”, “ Radio autori emergenti” , “Punto radio” e tanti altri che promuovono talenti emergenti e che si battono, come me, in questa causa !
Direttori artistici o appassionati d'arte come la mia amica Emanuela Petroni, che si dimenano per cercare locali, riviste e radio e che molto spesso vengono criticati senza sapere il dietro le quinte … Vengono criticati perché si mormora che non pagano quello che dovrebbero, non realizzano ciò che promettono … Soldi, soldi e solo soldi … Senza pensare che persone come lei, partono da fuori Roma, spendendo benzina, denaro, tempo per promuovere l'arte in maniera completamente GRATUITA, senza chiedere soldi o compensi. Mi è capitato di vedere, la mia cara amica, con la febbre e nonostante nessuno la paghi, c'è sempre e comunque, non abbandona i suoi ragazzi! Sicuramente non promette loro soldi, sicuramente non promette loro contratti discografici o concerti pagati 3000 euro, ma da loro la possibilità di suonare in locali anche rinomati, da loro la possibilità di divertirsi e, vi garantisco, in alcuni casi, li fa conoscere anche a personaggi di un certo livello.
Nonostante ciò le critiche, quella fatte per “ bruciare la strada “ a persone come lei, arrivano sempre e comunque, non sapendo che non fanno male direttamente a lei, ma a quelle band che hanno voglia di divertirsi, di fare musica e di realizzare un sogno. Non si uccide una persona, non si fa male ad un persona, ma si uccide l'arte e questo è un gran peccato.
Mi è capitato anche di assistere a cose del tipo : “Ho litigato con questo, mi raccomando fagli terra bruciata”.
Scandaloso, veramente scandaloso, specialmente se viene detto da chi è nuovo del mestiere o da chi è emergente proprio come te.
Le discussioni, le divergenze, le rotture, sono all'ordine del giorno, può capitare, siamo umani, ma soprattutto siamo diversi gli uni dagli altri, non per questo bisogna far terra bruciata ai nostri simili, basta guardare semplicemente  ai propri interessi e lasciare gli altri alla loro vita.
Non ha senso fare terra bruciata a qualcuno che ci sta antipatico … Perché tanto, prima o poi , il talento viene notato …
E' un mondo, quello della musica, quello dell'arte e della letteratura, molto difficile, ci si imbatte in cose assurde, ma invito TUTTI GLI ARTISTI a lottare contro queste persone, ad insistere, ma sopratutto a non scappare e a valorizzare il nostro bel paese!
Siamo in tanti, aprendo il mio account facebook “Talentscoutemergenti”, mi sono resa conto che ci sono artisti validi, molto validi, anche più di personaggi già noti ed è un vero peccato rinunciare a qualcosa che ci tiene in vita solo perché ci sono tanti quaquaraquà …. Lottare per il proprio sogno e poi renderlo reale e una cosa bellissima … E ne vale veramente la pensa.
Io l'ho fatto per il mio libro ed ho avuto modo di conoscere tante belle persone … Niente soldi, pochi, quasi nulli, un po' di mercanti di sogni, ma … Ho conosciuto persone bellissime che sono ancora sulla mia strada, come Francesco, batterista dei Salvocomplicazioni, una persona buona che si diverte a fare musica, a prescindere dal denaro. Qualità che viene dimenticata e sostituita con l'avidità che, forse, all'inizio porta piccoli risultati, ma che spesso ti fa finire nel dimenticatoio.
E così mi sono auto definita “promotrice” per band emergenti! E continuerò a farlo, presto lo vedrete anche nella mia bacheca facebook.
C'è chi mi chiama critica musicale o giornalista, nessuna delle due, sono solo una persona che ama tanto la musica e che nutre molte speranze per questo bellissimo paese.



Un abbraccio la vostra C. ♥




















domenica 3 novembre 2013

RITORNO ALLA REALTà

Cari amici del web,
non sono sparita, non mi è successo nulla in particolare, non sto vivendo un momento difficile, non sto male, non ho avuto una crisi mistica o di personalità ... Niente di tutto ciò.
Mi sto semplicemente disintossicando dalla virtualità, dalla tecnologia che ha reso virtuali anche i sentimenti.
Tornerò molto presto su facebook, un po' perchè mi fa comodo per via del libro, un po' perché si conoscono tante persone, un po' perché si apprendono molte cose ma, al mio ritorno, sarà tutto diverso ... Io sarò sempre la stessa Concy, quella che si diverte e fa divertire, quella che sogna e fa sognare, però sarà diverso il modo di vedere la tecnologia, senza confonderla con la vita reale di tutti i giorni.
In questi giorni ho ripreso a leggere, a scrivere, ho iniziato nuovamente a fare quelle passeggiate che facevo immergendomi e stando a contatto con la natura, sono andata a raccogliere le olive per aiutare una mia amica, ho ripreso ad organizzare le mie mitiche cene, ho ricominciato ad andare al cinema, a cucinare per i miei amici, a prendermi un po' più cura di me e il mondo virtuale non mi manca quasi per niente.
Ho avuto anche modo di riscontrare chi tra i miei Amici di sempre mi cerca a prescindere dalle tecnologie e chi invece da reale mi ha trasformata in virtuale, incredibile di quanto tanta tecnologia, invece di evolverci ci abbia fossilizzato il cervello ma non è mai troppo tardi per riprendersi! A volte disintossicarsi fa veramente bene e io sto veramente bene. Finalmente da virtuale che ero diventata sono tornata "umana".
Un abbraccio cari amici del web, ci "leggiamo" presto.

Vostra C.