Cari amici del web,
la mia separazione temporanea ( anche se ogni tanto vi torno
per via di alcuni lavori che sto facendo) da facebook sta avendo i
suoi frutti buoni e meno buoni.
Buoni perché ho più tempo da dedicare alla mia arte e anche a
quella degli altri; meno buoni perché da quando non sono su facebook
molti amici Reali sono svaniti nel nulla ... Anche loro vittime,
ormai, di questa vita virtuale.
In ogni caso, vi volevo aggiornare su quanto sta accadendo nella
mia vita, è un periodo di cambiamenti, non è la prima volta che mi
accade.
Quanti di voi, nel corso della propria vita, hanno aperto
l'armadio della stanza da letto, hanno preso uno scatolone ed hanno
iniziato a fare ordine?
Credo che a nessuno di voi sia capitato solo una volta,
probabilmente capita anche più di una volta l'anno, non parlo di un
semplice cambio di stagione, ma di un restyling vero e proprio.
E così, ho preso la mia scatola e sto facendo un po' di ordine,
alcune cose verranno tenute, altre verranno buttate, altre messe da
parte per poi essere riprese al momento giusto e altre ancora, nuove,
verranno inserite nel mio armadio.
La vita è esattamente come un armadio, ci si infila di tutto,
ogni tanto si butta qualcosa , ogni tanto si mette dentro qualcosa di
nuovo. I cambiamenti sono all'ordine del giorno.
E così, tornerò con abiti nuovi di zecca, ma tornerò anche
indossando qualche accessorio che avevo già utilizzato in passato.
Detto questo, sto leggendo un bellissimo libro che parla
dell'assurdità del mondo, della follia in cui stiamo vivendo.
“Le mirabolanti avventure di Spazz- Never” Di Nathan K. Raven,
un misterioso contatto incontrato qui su facebook, il quale si
nasconde dietro uno pseudonimo per non destare troppo scalpore nel
web, non gli do tutti i torti, questo mondo virtuale inizia a star
stretto anche a me.
Vi suggerisco di leggere questo testo, è una parodia di quello che
accade oggi in Italia, dove siamo tutti impazziti, dove tutto quello
che era normale è diventato anormale, un mondo anormale dal quale è
difficile separarsi, forse per abitudine, forse per pigrizia, forse
perché spesso, a molti, piace veramente farsi male... Masochisti
forse?
La bellezza di questo libro nasce dal fatto che è proprio una
parodia della vita ma, al contrario delle parodie, che ti fanno
pensare -” Che ridere, non accadrà mai una cosa del genere, è
assurda e paradossale” , non ti sorprende quasi per niente, a parte
personaggi strani come, ad esempio, gatti che se ne vanno in giro con
le pantofole, la vita che descrive il nostro caro Nathe non è poi
così assurda e la cosa è preoccupante.
Ancora devo terminare la lettura, non perché sia un libro
pesante, ma perché mi sto occupando anche di altro, ora vi dico, ma
vi suggerisco di leggerlo, forse davanti all'evidenza, ci si prende
qualche attimo, forse più di uno, di riflessione e consapevolezza
per poi tentare di ritornare alla normalità delle cose, delle cose
semplici.
Oltre a leggere, sto scrivendo … Varie cose.
Sto scrivendo testi di canzonette dedicate ad una persona la quale
ho dovuto lasciar andare, e alla quale tengo in maniera particolare.
Sto scrivendo un altro racconto : “ Ti chiedo il permesso”
Un romanzo che parla di due vite molto travagliate destinate ad
incontrarsi, ma non vi svelo di più...
Sto rileggendo “Stazione D'arrivo” e lo proporrò in lettura
ad editori NON A PAGAMENTO, che spero decidano di pubblicarlo, vi
chiedo di pazientare amici del web, ma questo mondo non è affatto
facile.
A tal proposito mi sto battendo per una causa simile, dedicata
alle band e agli artisti emergenti, come tutti sapete sono un amante
della musica, di qualsiasi genere, molto spesso, su Facebook postavo
canzoni di artisti noti, perché mi piace la condivisione, ma anche
in questo dovrò effettuare operazione di restyling …
Ho iniziato a collaborare con la rivista Sulpalco.com, a
differenza di critici musicali o giornalisti, amo fare interviste o
recensioni molto personali, in cui mi piace scavare a fondo e capire
perché gli artisti fanno musica e come hanno iniziato, semplicemente
perché si sottovaluta molto l'intento di questi giovani o meno
giovani che a volte sembrano o vengono fatti apparire come
“BIMBIMINCHIA” che vogliono rimorchiare le ragazzine o vogliono
solo fare successo, un successo pieno di soldi.
La realtà è però un'altra, in parte la conoscevo già ma
l'incontro con Antonello Brunetti, il cantante degli Alphawave, mi ha
confermato ciò che già “sospettavo”.
Ci sono molti artisti qui in Italia, talenti veri e propri a mio
avviso, proprio come questo gruppo, persone che vivono grazie alla
musica da quando ancora erano nella pancia della madre, persone che
si spostano ovunque a costo di fare musica e farsi conoscere, e non
lo fanno solo per soldi, lo fanno perché non ne possono fare a meno.
Molti artisti che rinunciano alla famiglia, lasciano la loro
città, i propri parenti, a volte anche i propri amori, per mandare
avanti la propria passione.
Persone che rinunciano a lavorare, magari aiutati e supportati da
una famiglia che crede in loro, nei casi più fortunati, oppure che
fanno musica in mezzo alla strada e campano di ciò che guadagnano,
nei casi meno fortunati.
Persone, come Antonello, che hanno vinto distanza, stanchezza,
sonno, pioggia, vento e , in alcuni casi, delusioni, che continuano a
lottare per la musica, la vita, perché la musica è vita.
Purtroppo, qui in Italia si da poco spazio a persone come lui e
questo mi rammarica molto anche se, mi stimola a battermi con maggior
fomento, perché se non siamo noi i primi a crederci le cose non
cambieranno mai, se non ci muoviamo.
Ultimamente non accendo molto la TV, ma in passato mi è capitato
di vedere programmi come Xfactor, Sanremo , Amici e Cici e Cocò ,
che dicono di promuovere talenti, in rarissimi casi ne sono emersi di
veri e propri e in molti casi, invece, artisti di grande qualità
sono finiti nel dimenticatoio.
Questo, come faceva notare un amico virtuale, Luca Fadda, accade
perché l'obiettivo principale non è più l'arte in se, ma i soldi
che questa riesce a far intascare e il fatto scandaloso non sono i
soldi che intascano gli artisti, ma le persone che girano attorno a
loro, quali produttori, editori, conduttori, programmi tv …
Così ci ritroviamo a dover veder vincere Il festival della Musica
Italiana, un ragazzo di appena 20 anni che il quale viene indotto a
cantare canzonette sentite e risentite, il quale viene indotto a
comportarsi in un certo modo e al quale basta solo un bel faccino per
finire in vetta alle classifiche, per un paio di anni e poi …
Nessuno sa più chi sia.
E così l'Italia diventa il paese della scarsa qualità e della
grande quantità di denaro che viene investita nel modo sbagliato,
costringendo persone come Antonello Brunetti, a pensare di scappare
da questo paese per cercare di farsi strada in paesi che hanno dato
possibilità a persone come i Beatles o gli attuali Coldplay , magari
ospitandoli in un bar, in un pub o in un ristorante, pagandoli e
riconoscendo il giusto valore dei loro lavori.
Magari è capitato anche che un locale abbia rischiato ospitando
una band sconosciuta perdendo 100 euro degli incassi della serata, ma
è capitato anche che locali abbiano visto nascere molte band note.
Questa mentalità in Italia non esiste quasi più e quindi
scappiamo tutti all'estero, lasciando in Italia solo tanta spazzatura
…
Navigando nel web però ho visto che ce ne sono tante di persone
come il mio caro amico e forse, se ognuno di noi lottasse per questa
causa avremmo qualche possibilità, il nostro paese era bello, era
serio e era uno dei paesi più belli in campo di “arte”, è un
vero peccato scappare e lasciarlo al macero, non è giusto, e non è
giusto in nome anche dei nostri padri e nonni o in nome di artisti
come Battisti e Totò che hanno reso il nostro paese orgoglio di noi
Italiani.
Navigando nel web mi sono imbattuta anche in moltissime radio,
come “Radio freccia”, “ Radio autori emergenti” , “Punto
radio” e tanti altri che promuovono talenti emergenti e che si
battono, come me, in questa causa !
Direttori artistici o appassionati d'arte come la mia amica
Emanuela Petroni, che si dimenano per cercare locali, riviste e radio
e che molto spesso vengono criticati senza sapere il dietro le quinte
… Vengono criticati perché si mormora che non pagano quello che
dovrebbero, non realizzano ciò che promettono … Soldi, soldi e
solo soldi … Senza pensare che persone come lei, partono da fuori
Roma, spendendo benzina, denaro, tempo per promuovere l'arte in
maniera completamente GRATUITA, senza chiedere soldi o compensi. Mi
è capitato di vedere, la mia cara amica, con la febbre e nonostante
nessuno la paghi, c'è sempre e comunque, non abbandona i suoi
ragazzi! Sicuramente non promette loro soldi, sicuramente non
promette loro contratti discografici o concerti pagati 3000 euro, ma
da loro la possibilità di suonare in locali anche rinomati, da loro
la possibilità di divertirsi e, vi garantisco, in alcuni casi, li fa conoscere anche a personaggi di un certo livello.
Nonostante ciò le critiche, quella fatte per “ bruciare la
strada “ a persone come lei, arrivano sempre e comunque, non
sapendo che non fanno male direttamente a lei, ma a quelle band che
hanno voglia di divertirsi, di fare musica e di realizzare un sogno.
Non si uccide una persona, non si fa male ad un persona, ma si uccide
l'arte e questo è un gran peccato.
Mi è capitato anche di assistere a cose del tipo : “Ho litigato
con questo, mi raccomando fagli terra bruciata”.
Scandaloso, veramente scandaloso, specialmente se viene detto da
chi è nuovo del mestiere o da chi è emergente proprio come te.
Le discussioni, le divergenze, le rotture, sono all'ordine del
giorno, può capitare, siamo umani, ma soprattutto siamo diversi gli
uni dagli altri, non per questo bisogna far terra bruciata ai nostri
simili, basta guardare semplicemente ai propri interessi e
lasciare gli altri alla loro vita.
Non ha senso fare terra bruciata a qualcuno che ci sta antipatico
… Perché tanto, prima o poi , il talento viene notato …
E' un mondo, quello della musica, quello dell'arte e della
letteratura, molto difficile, ci si imbatte in cose assurde, ma
invito TUTTI GLI ARTISTI a lottare contro queste persone, ad
insistere, ma sopratutto a non scappare e a valorizzare il nostro bel
paese!
Siamo in tanti, aprendo il mio account facebook
“Talentscoutemergenti”, mi sono resa conto che ci sono artisti
validi, molto validi, anche più di personaggi già noti ed è un
vero peccato rinunciare a qualcosa che ci tiene in vita solo perché
ci sono tanti quaquaraquà …. Lottare per il proprio sogno e poi
renderlo reale e una cosa bellissima … E ne vale veramente la
pensa.
Io l'ho fatto per il mio libro ed ho avuto modo di conoscere tante
belle persone … Niente soldi, pochi, quasi nulli, un po' di
mercanti di sogni, ma … Ho conosciuto persone bellissime che sono
ancora sulla mia strada, come Francesco, batterista dei
Salvocomplicazioni, una persona buona che si diverte a fare musica, a
prescindere dal denaro. Qualità che viene dimenticata e sostituita
con l'avidità che, forse, all'inizio porta piccoli risultati, ma che
spesso ti fa finire nel dimenticatoio.
E così mi sono auto definita “promotrice” per band emergenti!
E continuerò a farlo, presto lo vedrete anche nella mia bacheca
facebook.
C'è chi mi chiama critica musicale o giornalista, nessuna delle
due, sono solo una persona che ama tanto la musica e che nutre molte
speranze per questo bellissimo paese.
Un abbraccio la vostra C. ♥